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6 Dic

Un regalo che cambia le vite: adottare a distanza per Natale

Un regalo che cambia le vite: adottare a distanza per Natale Un gesto speciale che dona speranza, felicità e un futuro a chi ne ha più bisogno. In un periodo come il Natale in cui siamo sommersi da oggetti materiali, regalare un’adozione a distanza può diventare il dono più autentico. È un modo per dare un senso profondo alle festività, trasformando un gesto di generosità in una possibilità concreta di cambiamento. Questo tipo di regalo non si limita a essere simbolico, ma rappresenta un vero e proprio investimento nella vita di chi, senza questo aiuto, non avrebbe accesso a istruzione, cure mediche o condizioni di vita dignitose. Sostenere un bambino in difficoltà significa offrire speranza, futuro e serenità, un atto che scalda il cuore di chi lo riceve e arricchisce chi lo fa. Regalare un’adozione a distanza è un simbolo di condivisione e umanità, perfetto per vivere lo spirito autentico del Natale. https://youtu.be/TjU5Bzg0eBc L’impatto concreto dell’adozione a distanza Adottare a distanza non è solo un aiuto economico: è l’inizio di un percorso che può cambiare radicalmente la vita di un bambino. I dati parlano chiaro: secondo una ricerca pubblicata sulla rivista Science Daily, i bambini sostenuti attraverso questi programmi hanno il 40% di probabilità in più di completare la scuola secondaria e il 50-80% in più di terminare l’istruzione universitaria. Questi progressi si riflettono anche sull’occupazione futura, con un aumento del 35% nelle probabilità di ottenere un lavoro stabile. Oltre all’istruzione, i fondi raccolti attraverso le adozioni a distanza garantiscono accesso a cure mediche essenziali, acqua pulita e cibo nutriente. Ogni contributo non solo migliora la vita del singolo bambino, ma ha effetti positivi anche sulle loro famiglie e sulle comunità, favorendo uno sviluppo sostenibile a lungo termine. Un dono reciproco che costruisce legami Adottare a distanza non significa soltanto donare risorse materiali. È un gesto che crea un legame unico tra chi dona e chi riceve. Attraverso lettere, aggiornamenti e piccoli disegni, puoi seguire i progressi del bambino che stai aiutando, rendendo questa esperienza profondamente gratificante. È una relazione che arricchisce entrambe le parti: mentre il bambino riceve un supporto vitale, chi adotta scopre una nuova dimensione di empatia e solidarietà.  https://youtu.be/A50pNFikpyo Le adozioni a distanza con Pobic Quest’anno, scegli di fare la differenza con un gesto che durerà nel tempo.  Regalare o intraprendere un’adozione a distanza significa trasformare il periodo delle festività in un’opportunità di cambiamento reale. Ogni piccolo contributo è un passo verso un mondo più giusto, in cui ogni bambino possa avere accesso a diritti fondamentali come l’istruzione, la salute e la felicità.  Contatta la ONG Pobic per scoprire come adottare a distanza e trasforma la tua generosità in un cambiamento concreto. Ogni piccolo contributo è un grande passo verso un mondo più giusto. Offri speranza e felicità a chi ne ha più bisogno, regalando un Natale davvero indimenticabile. GRAZIE AL TUO SOSTEGNO SALVIAMO LA VITA A DECINE DI BAMBINI OGNI ANNO. AIUTACI A FARE SEMPRE DI PIÚ. Paesi 0 Bambini operati 0 Bambini visitati 0 +

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16 Ott

Operazione Cuore Aperto: la Missione in Uganda per Salvare la Vita di Bambini con Patologie Cardiache Congenite​

Operazione Cuore Aperto: la Missione in Uganda per Salvare la Vita di Bambini con Patologie Cardiache Congenite Nel cuore dell’Africa, una missione che ha come scopo quello di salvare la vita dei più piccoli sta facendo la differenza. L’ONG internazionale POBIC ha avviato il progetto “Open Heart” in Uganda, un’iniziativa che punta a dare una possibilità di vita a bambini con gravi problemi cardiaci congeniti, che senza un intervento rischiano la vita. A settembre, il nostro presidente Paolo Novellini si è recato in Uganda per un incontro cruciale: l’evento ha avuto riscontri straordinari e offre una nuova speranza a decine di piccoli pazienti. L’Uganda come Nuova Frontiera: la Sfida di “Open Heart” Il progetto Open Heart, “Cuore Aperto”, ha le sue radici in Nigeria, dove ha cambiato il destino di molti bambini. Tuttavia, è in Uganda che la missione ha trovato una nuova linfa. Paese segnato da gravi carenze sanitarie, l’Uganda accoglie oggi il progetto come una vera e propria rivoluzione per la salute pubblica. La speranza di poter dare una seconda possibilità a questi bambini si fa sempre più concreta, anche grazie all’impegno del nostro della popolazione locale. GRAZIE AL TUO SOSTEGNO SALVIAMO LA VITA A DECINE DI BAMBINI OGNI ANNO. AIUTACI A FARE SEMPRE DI PIÚ. Paesi 0 Bambini operati 0 Bambini visitati 0 + Un Incontro Fondamentale: l’Appoggio del Ministro della Salute Ugandese ’incontro di settembre tra Paolo Novellini e il Ministro della Salute ugandese rappresenta una pietra miliare per il progetto. In un contesto dove ogni intervento è letteralmente una questione di vita o di morte, il sostegno del governo è indispensabile per dare continuità alle operazioni. In Uganda, abbiamo già operato tre bambini, ma ci sono ancora altri 56 che attendono un intervento. La loro vita è appesa a un filo, e ogni giorno che passa aumenta l’urgenza di un’azione concreta. Una Risposta Straordinaria: il Ministro Promette Sostegno Durante l’incontro, il Ministro della Salute si è dimostrato entusiasta del progetto e ha promesso pieno sostegno a questa missione umanitaria. Ha riconosciuto l’impatto positivo di Open Heart e ha assicurato che presenterà la questione in Parlamento, affinché possa ottenere l’appoggio istituzionale necessario. Questo sostegno potrebbe segnare una svolta decisiva per il progetto, portando nuove risorse e permettendo di raggiungere un numero sempre maggiore di bambini. l Futuro di Open Heart in Uganda passa anche dalle adozioni a distanza Pobic non si è limitata a dare una nuova vita medica ai bambini operati. Nel corso del tempo ha raggiunto la consapevolezza che fosse necessario dare una nuova vita anche dal punto di vista economico. I motivi sono molteplici. la necessità di affrontare una vita dove saranno necessari esami e cure mediche. la necessità di una vita dove poter acquisire istruzione. la necessità di contestualizzare che la salute non passa solo da un cuore sano, ma dall’avere opportunità concrete di crearsi un futuro. Ecco perchè il progetto ADOZIONI A DISTANZA è fondamentale per POBIC. SCOPRILO QUI. l Futuro di Open Heart in Uganda: una Lotta contro il Tempo per la vita di 56 bambini Ogni singolo bambino operato rappresenta una storia di speranza e una vittoria per la vita. Tuttavia, la lista d’attesa è lunga, e il tempo è un lusso che molti di questi piccoli pazienti non hanno. Grazie all’entusiasmo dimostrato dal Ministro, abbiamo ora l’opportunità di accelerare il progetto, ma il nostro lavoro non si ferma qui. Ogni intervento richiede fondi, risorse e, soprattutto, l’aiuto di chi crede nel nostro impegno. Sono già state operate 3 bambine ugandesi nel 2024. La loro vita è salva. Allo stesso tempo in fase di screening i bambini che si sono rivelati nella condizione di dover necessariamente riceve un intervento erano in totale 59. Il sostegno del governo ugandese sarà un tassello fondamentale per la loro vita. Puoi aiutarci a salvare loro la vita attraverso il form che trovi sotto. Bastano 5 euro per salvare loro la vita. AIUTACI A FARE SEMPRE DI PIÙ Ogni donazione è per noi fondamentale. PUOI CONTRIBUIRE ANCHE TU

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26 Set

Come l’intelligenza artificiale può trasformare l’assistenza sanitaria in Africa​

Come l’intelligenza artificiale può trasformare l’assistenza sanitaria in Africa In Africa, la tecnologia e l’AI stanno emergendo come un potente strumento per affrontare le sfide sanitarie nel continente. La tecnologia sta ridisegnando il mondo della medicina, aggiornando il settore dell’assistenza sanitaria e rendendo i servizi più accessibili, efficienti e centrati sul paziente. Fra le novità più discusse c’è l’intelligenza artificiale, anch’essa protagonista di una possibile rivoluzione nel campo medico. Tuttavia, è imperativo garantire che i benefici di queste innovazioni raggiungano tutti gli angoli del pianeta, soprattutto in Africa e nei Paesi a basso reddito.     Intanto visiona sotto il video in cui accogliamo le ultime 3 bambine ugandesi operate in Italia https://youtu.be/TjU5Bzg0eBc Il ruolo dell'AI nell'innovazione africana Negli ultimi anni, si è registrato un boom nell’uso dell’AI per risolvere problemi sanitari nel continente africano. Questo va dalla gestione dei dati in Marocco alla lettura dei genomi in Sudafrica, dall’analisi delle immagini mediche in Ghana al monitoraggio del COVID-19 in Etiopia.   Ad esempio, in Mozambico, gli operatori sanitari hanno sperimentato l’uso di macchine a raggi X portatili collegate a un programma di intelligenza artificiale per diagnosticare la tubercolosi in meno di cinque minuti, con un’accuratezza paragonabile a quella dei medici.         La Science for Africa Foundation (SFA Foundation) ha annunciato un finanziamento di 2,4 milioni di dollari per promuovere l’uso equo dell’AI per migliorare la salute e la vita degli africani. Questo investimento mira a sostenere i ricercatori e gli innovatori africani, consentendo loro di guidare il cambiamento con soluzioni locali e sostenibili.   L’innovazione offre anche una soluzione alla carenza di medici e personale sanitario qualificato in Africa. Molti paesi del continente vedono i loro professionisti sanitari emigrare verso nazioni più ricche. “Uno dei maggiori vantaggi dell’IA in Africa è aiutare gli operatori sanitari a fare di più con risorse limitate,” ha detto in un’intervista Ayomide Owoyemi, esperto di sanità pubblica e tecnologia presso l’Università dell’Illinois, USA.   “L’AI può supportare gli operatori sanitari meno qualificati che forniscono assistenza sanitaria di base, essenziale per affrontare la perdita continua di medici.” https://youtu.be/A50pNFikpyo Le tecnologie di Pobic in Africa Anche la nostra organizzazione sfrutta la tecnologia al fine di migliorare la salute comunitaria in Africa. Pobic si impegna a fornire servizi sanitari essenziali e utilizza strumenti innovativi per affrontare le sfide locali. L’approccio basato sulla comunità è cruciale per garantire che le soluzioni sanitarie siano sostenibili e rispondano alle esigenze specifiche delle popolazioni locali.    Tramite il progetto Ozono Terapia utilizziamo nuovi macchinari per la cura dell’Ulcera di Buruli o da altre piaghe ed ulcere tropicali evitando la pratica del “currettage chirurgico”; oltre all’impegno per la riduzione delle complicanze dovute a detrazioni cicatriziali e impotenza funzionale dei pazienti.   Con il programma Open Heart individuiamo in Africa e nei paesi dell’est europeo, bambini e bambine affetti da gravi patologie cardiache che necessitano di un intervento cardiochirurgico mirato. Investimenti e sfide per l'intelligenza artificiale in Africa L’infrastruttura limitata rappresenta una sfida significativa per l’implementazione di programmi sanitari basati sull’AI in Africa. Molte aree del continente non dispongono di energia elettricaaffidabile o accesso a internet necessario per supportare progetti di AI su larga scala. Inoltre, la maggior parte degli algoritmi di machine learning sono addestrati su dataset esterni all’Africa, limitandone l’efficacia nel contesto locale. Fortunatamente, ci sono programmi in corso presso università e aziende private africane che stanno raccogliendo dati sanitari locali per addestrare modelli specifici per la regione.    “In futuro, l’assistenza sanitaria sarà sempre più digitale e l’AI in Africa sarà uno strumento fondamentale per avanzare in questa direzione,”    ha spiegato Rebecca Distler della Patrick J. McGovern Foundation. GRAZIE AL TUO SOSTEGNO SALVIAMO LA VITA A DECINE DI BAMBINI OGNI ANNO. AIUTACI A FARE SEMPRE DI PIÚ. Paesi 0 Bambini operati 0 Bambini visitati 0 +

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29 Ago

Condizioni delle donne in Africa: Sfide e Progressi​

Condizioni delle donne in Africa: Sfide e Progressi Le condizioni delle donne in Africa rappresentano un tema di grande importanza e complessità. Questo articolo esplora le diverse sfide che le donne africane affrontano quotidianamente, nonché i progressi fatti in alcune aree grazie a iniziative locali e internazionali. (guarda il video e scopri uno dei progetti POBIC dedicato alle donne) Sfide Principali per le donne in Africa Accesso all’Istruzione L’accesso all’istruzione è uno dei principali ostacoli per le donne in molte parti dell’Africa. Secondo l’UNESCO, circa 52 milioni di bambine e ragazze in età scolare non frequentano la scuola. Questo problema è aggravato da fattori culturali, economici e geografici. Violenza di Genere La violenza di genere è una realtà devastante per molte donne africane. Studi dell’OMS evidenziano che il 45% delle donne africane ha subito violenza fisica o sessuale. Questa problematica è spesso sottostimata a causa della mancanza di denunce e delle norme sociali che perpetuano il silenzio. Salute e Servizi Sanitari L’accesso ai servizi sanitari è critico per le donne, specialmente durante la gravidanza e il parto. In molte regioni rurali, l’assenza di strutture adeguate e di personale medico qualificato porta a tassi di mortalità materna estremamente alti. Le donne africane sono anche esposte a malattie come l’HIV/AIDS, con un impatto devastante sulle loro vite e comunità. GRAZIE AL TUO SOSTEGNO SALVIAMO LA VITA A DECINE DI BAMBINI OGNI ANNO. AIUTACI A FARE SEMPRE DI PIÚ. Paesi 0 Bambini operati 0 Bambini visitati 0 + Condizione delle donne in Africa: Progressi e Iniziative Empowerment Economico Negli ultimi anni, diverse iniziative mirano a migliorare le condizioni economiche delle donne africane. L’organizzazione Pobic, attraverso il programma “Pobic for women”, garantisce il sostegno a tutte le donne attraverso delle case di accoglienza sparse in tutto il mondo, e attraverso questo progetto fornisce lavoro attraverso attività sociali, quali microsartorie, promuovendo l’indipendenza economica e riducendo la povertà. Educazione e Formazione Numerosi programmi educativi stanno contribuendo a migliorare l’accesso all’istruzione per le ragazze. Il progetto “Pobic for women” garantisce 60 ore di formazione e lavoro guidati da un equipe interna, permettendo a migliaia di donne di accedere a un’istruzione di qualità, aumentando le loro opportunità future. Salute e Benessere Pobic lavora per migliorare l’accesso ai servizi sanitari nelle aree rurali. Oltre 200 donne sono state visitate, di queste un quarto sono state disposte a cure ed accertamenti. Questi interventi favoriscono la formazione di ostetriche locali, la costruzione di cliniche e la distribuzione di medicinali essenziali. Il Ruolo delle Politiche Governative per migliorare la ondizione delle donne in Africa Le politiche governative sono cruciali per migliorare le condizioni delle donne in Africa. Diversi paesi africani hanno adottato leggi e politiche volte a proteggere i diritti delle donne e promuovere l’uguaglianza di genere. Tuttavia, l’implementazione efficace di queste leggi rimane una sfida. Legislazione sulla Violenza di Genere Paesi come il Sudafrica e il Ruanda hanno adottato leggi severe contro la violenza di genere. Queste leggi mirano a fornire protezione legale alle vittime e punire i colpevoli. L’efficacia di tali leggi dipende dalla loro applicazione rigorosa e dalla sensibilizzazione della comunità. Programmi di Sviluppo Rurale I programmi di sviluppo rurale mirano a migliorare le condizioni di vita nelle aree remote, dove le donne affrontano le maggiori difficoltà. Questi programmi includono la costruzione di infrastrutture, l’accesso a servizi sanitari e educativi, e la promozione di pratiche agricole sostenibili. PARLARE CON NUMERI Ecco alcune informazioni rilevanti: Secondo la Banca Mondiale, nel 2019, le donne costituivano il 49,6% della popolazione mondiale, con una presenza simile anche in Africa. L’indice di disuguaglianza di genere dell’UNDP combina tre parametri: la disuguaglianza in termini sanitari, la partecipazione al mercato del lavoro e a livello di empowerment. Questi parametri sono definiti sulla base di diversi indicatori come il tasso di mortalità materna, il tasso di fecondità delle adolescenti, il numero di parlamentari donne e la popolazione con almeno un titolo di studio secondario. L’indice sintetico di disuguaglianza di genere ha un valore compreso tra zero e uno: più alto è il valore, maggiore è il livello di disuguaglianza di genere. Il 63% delle donne costrette a vivere in condizioni di estrema povertà si trovano nell’ Africa Subsahariana. La disuguaglianza di genere costa, in media, 95 miliardi di dollari all’anno. Queste statistiche dimostrano come le disuguaglianze di genere rappresentino un problema significativo che influsice sulla vita di molte donne del continente e sull’economia africana. Soluzioni per aumentare la tutela delle donne in Africa Le condizioni delle donne in Africa sono influenzate da molteplici fattori che richiedono un approccio integrato e multisettoriale. Sebbene le sfide siano enormi, i progressi fatti negli ultimi anni mostrano che il cambiamento è possibile. L’istruzione, l’empowerment economico, l’accesso ai servizi sanitari e le politiche governative giocano un ruolo cruciale nel migliorare la vita delle donne africane. Pobic si impegna costantemente scendendo in campo con assistenza e presenza, attraverso progetti concreti volti a migliorare la vita nelle zone più bisognose. Il progetto umanitario Open Heart individua coloro che necessitano di interventi cardiochirurgici perché affetti da patologie cardiache, offrendo un concreto aiuto alle donne africane tutelando la vita dei propri figli. Continuare a sostenere e sviluppare queste iniziative è essenziale per costruire un futuro più equo e prospero per tutte le donne del continente. AIUTACI A FARE SEMPRE DI PIÙ Ogni donazione è per noi fondamentale. PUOI CONTRIBUIRE ANCHE TU

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15 Lug

Il Terzo Mondo tra storia e attualità: come POBIC aiuta con costanza​

Il Terzo Mondo tra storia e attualità: come POBIC aiuta con costanza Il Terzo Mondo tra storia e attualità Il termine “Terzo Mondo” ci porta nel cuore di uno scenario di natura geopolitica che racchiude problematiche tutt’oggi salienti all’interno del quadro politico e sociale internazionale.    Il dibattito mondiale riguardante criticità come l’aumento significativo della popolazione, la carenza di infrastrutture adeguate, lo sviluppo economico e l’insicurezza alimentare sposta il proprio focus verso l’attuale situazione nell’Africa subsahariana, ossia la parte comprendente l’intera area a sud del Sahara.    Parliamo di fragilità strutturali che si estendono dalla zona occidentale del continente fino al cosiddetto “Corno d’Africa”, e che riguardano in primis la recrudescenza di povertà e conflitti civili dovuti soprattutto al ritorno della carestia.   (visiona il video sotto in cui accogliamo le ultime bambine arrivate in Italia per accedere al progetto OPEN HEART) https://youtu.be/TjU5Bzg0eBc Paesi del Terzo mondo: cosa succede Il Terzo Mondo come lo conosciamo oggi, riflette una serie di controversie che affondano le proprie radici nella storia e in particolare nel suo rapporto secolare con l’Occidente modernizzato.    Fatti allarmanti che in paesi come Nigeria, Repubblica democratica del Congo, Somalia e Mozambico risultano essere all’ordine del giorno, potrebbero effettivamente essere considerati gli “strascichi” di un controllo prevalentemente politico avvenuto tra la fine del XIX e la prima metà del XX secolo, con la spartizione tra le potenze dell’occidente dei vari territori su tutta l’area subsahariana e il massiccio sfruttamento delle risorse locali.   Nonostante il collasso dei regimi coloniali e l’autonomia territoriale ottenuta nel secondo dopoguerra, gli stati dell’Africa hanno comunque risentito di un evidente stato di arretratezza già nelle fasi della “decolonizzazione”, provocato in larga parte dalle pesanti eredità dell’amministrazione attuata dalle potenze europee. GRAZIE AL TUO SOSTEGNO SALVIAMO LA VITA A DECINE DI BAMBINI OGNI ANNO. AIUTACI A FARE SEMPRE DI PIÚ. Paesi 0 Bambini operati 0 Bambini visitati 0 + Perché si chiama Terzo Mondo È in questo contesto storico caratterizzato da un diffuso rivendicazionismo da parte degli stati africani che trova allo stesso tempo la propria collocazione all’interno del panorama politico globale la denominazione di “Terzo Mondo”.    Il termine fu coniato dall’economista e sociologo francese Alfred Sauvy nel 1952 in un suo articolo, rifacendosi a quello che in epoca rivoluzionaria era conosciuto come “Terzo Stato”, formato dalle fasce di popolazione meno abbienti.    L’intento di Sauvy era quello di identificare tutti quei paesi che non erano né inquadrati economicamente nel sistema capitalistico dell’Occidente, ossia il “Primo Mondo”, né ideologicamente rispetto all’Est sovietico conosciuto come il “Secondo Mondo”, contrapposto politicamente al primo.  Un nuovo assetto geopolitico Al di là dell’egemonia esercitata dai due blocchi, prese così forma, nel frattempo, un assetto geopolitico del tutto inedito che sarebbe andato ben oltre la tradizionale dicotomia est-ovest e che avrebbe coinvolto direttamente parti del globo in via di sviluppo situate a sud dell’emisfero, come appunto l’Africa, l’Asia e l’America Latina.   Si andava in questo modo definendo in maniera sempre più nitida l’identità sotto il profilo socioeconomico dei cosiddetti paesi non-allineati, accomunati da un profondo desiderio di riscatto ed emancipazione nei confronti delle politiche imperialiste.   Non è un caso che nello scenario mediatico contemporaneo si parli ancora di “terzomondismo”, concezione nata dalla consapevolezza da parte dei paesi implicati della sostanziale precarietà dell’economia statale come conseguenza diretta dei traumi subiti durante il colonialismo, ritenuto secondo i leader delle nazioni africane il principale responsabile del disastro politico ed economico.    In questo senso, la questione del terzomondismo è stata interpretata come la volontà di affrancamento stessa dagli schemi di sviluppo dell’Occidente, parallelamente alla legittimazione di una sovranità nazionale capace di promuovere una visione di gran lunga più “democratica” del progresso e del benessere sul piano collettivo.    Tuttavia, diseguaglianze e divisioni culturali interne protratte nel tempo, frutto anch’esse di complessità in termini storici ed istituzionali, hanno finito col ridurre considerevolmente le possibilità per i governi africani di garantire una condizione di parità tra i diversi strati della popolazione e soprattutto di espansione dal punto di vista commerciale. Terzo mondo: I nazionalismi africani Lo stigma dell’assoggettamento da parte delle potenze straniere ha in una certa maniera rappresentato la spinta propulsiva per la nascita di nazionalismi africani fondati sulla piena libertà di autodeterminazione governativa, cosa che l’ingente debito del Terzo Mondo verso creditori o altri stati con livelli di ricchezza nettamente superiori ha reso e tutt’ora sta rendendo difficile da realizzare.    Le odierne politiche di austerità con la conseguente emarginazione dai circuiti commerciali internazionali delle nazioni dell’Africa, può essere letta come moderna forma di subordinazione esercitata da popoli una volta fautori di un controllo diretto sull’intero territorio.    Se pensiamo al sottosviluppo che affligge gran parte del continente africano, non può passare inosservata quel genere di dipendenza che, anche se attraverso dinamiche apparentemente dissimili, probabilmente andrebbe a giustificare la nostra percezione del passato in relazione ad una rilettura del presente.    Considerate le non trascurabili asimmetrie che persistono circa le condizioni di benessere, il consumo di beni e l’accessibilità ai servizi rispetto alle nazioni con indici di industrializzazione maggiore, sarebbe un errore disconoscere quella che oggi potrebbe essere ritenuta a tutti gli effetti la nuova narrazione geopolitica scaturita da una contrapposizione sempre più marcata tra area nord e sud del pianeta.    Anche per combattere le problematiche economiche legate al terzo mondo POBIC lavora costantemente per porre rimedio a un problema che affonda le sue radici lontano nel tempo e che si ripercuote su difficoltà sanitarie enormi.Il progetto open heart che ogni anno salva decine di bambini nasce li.  Scopri ora di cosa si tratta. 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27 Giu

Le difficoltà per i bambini in Africa: come Pobic opera nel continente​​

Le difficoltà per i bambini in Africa: come Pobic opera nel continente​ Le iniziative per migliorare la vita dei bambini in africa: salute, educazione e protezione. I bambini in Africa rappresentano una parte significativa della popolazione del continente, con oltre il 50% degli africani che ha meno di 18 anni. Le loro condizioni di vita variano notevolmente a seconda della regione e del contesto socioeconomico. In molte aree rurali, l’accesso a servizi di base come l’acqua potabile, l’istruzione e l’assistenza sanitaria è limitato. La malnutrizione è una piaga diffusa, con circa 46,7 milioni di bambini a rischio in Africa occidentale e centrale a causa dei conflitti e degli sfollamenti. Questo dato allarmante, reso noto da un comunicato stampa dell’UNICEF del 22 dicembre 2023, evidenzia le gravi conseguenze delle crisi umanitarie nella egione. Perciò, come ampiamente risaputo, la situazione dei bambini in Africa non è per nulla semplice, ma le difficoltà che devono affrontare possono essere alleviate dalle iniziative messe in atto per migliorare le loro prospettive, fra le quali messe in atto da Pobic. (visiona il video sotto in cui accogliamo le ultime bambine arrivate in Italia per accedere al progetto OPEN HEART) L’importanza dell’educazione L’educazione è una delle chiavi per rompere il ciclo della povertà, ma molti bambini africani non hanno accesso a un’istruzione di qualità. In alcune regioni, le scuole sono distanti e mal attrezzate, e il personale docente è insufficiente. Le bambine, in particolare, affrontano ulteriori barriere, come la discriminazione di genere e i matrimoni precoci. Tuttavia, sono in corso vari programmi per migliorare l’accesso all’educazione, come le iniziative delle ONG che costruiscono scuole e forniscono borse di studio. GRAZIE AL TUO SOSTEGNO SALVIAMO LA VITA A DECINE DI BAMBINI OGNI ANNO. AIUTACI A FARE SEMPRE DI PIÚ. Paesi 0 Bambini operati 0 Bambini visitati 0 + Tecnologia per la salute dei bambini in Africa Le condizioni sanitarie rappresentano un’altra sfida cruciale. Malattie come la malaria, il morbillo e la diarrea continuano a causare numerosi decessi tra i bambini. L’accesso limitato ai servizi sanitari, combinato con la povertà, rende difficile per molte famiglie ottenere le cure necessarie. Le campagne di vaccinazione e le iniziative di sensibilizzazione sulla salute sono essenziali per migliorare questa situazione. In questo contesto, servizi come l’Emergency Transport realizzato da Pobic si rivelano fondamentali per garantire che i bambini e le persone con mobilità ridotta possano accedere ai trattamenti necessari. L’Emergency Transport è un servizio vitale per persone con mobilità ridotta, temporanea o permanente, inclusi disabili, anziani e chiunque abbia problemi di spostamento. Questo servizio è essenziale per coloro che necessitano di un trasporto sanitario per visite ospedaliere, esami medici, trasferimenti territoriali o fuori regione. Le ambulanze, con a bordo i volontari di Pobic, assicurano che i pazienti ricevano le cure necessarie in tempi rapidi, migliorando significativamente la loro qualità di vita.   Progetto umanitario Open Heart Il progetto Open Heart è un programma umanitario che individua in Africa e nei paesi dell’Europa dell’Est bambini affetti da gravi patologie cardiache che richiedono interventi chirurgici specifici. Questi bambini vengono portati in Italia insieme alle loro madri e sottoposti a interventi cardiochirurgici pediatrici presso l’Istituto ospedaliero Giannina Gaslini di Genova. Dopo il trattamento, i bambini tornano nei loro Paesi. La fase successiva del progetto mira a sviluppare competenze e strutture locali per permettere che gli interventi possano essere eseguiti direttamente nelle loro nazioni d’origine. POBIC ee la casa a Yenagoa in cui accoglie madri e bambini in difficoltà I bambini in Africa e le numerose sfide I bambini in Africa affrontano numerose sfide, ma con il giusto supporto e le politiche adeguate, hanno il potenziale per cambiare il futuro del continente. Investire nell’educazione, nella salute e nei diritti dei bambini non è solo un imperativo morale, ma anche una strategia fondamentale per lo sviluppo sostenibile dell’Africa. La comunità internazionale, insieme ai governi locali e alle organizzazioni non governative, deve continuare a collaborare per creare un ambiente in cui tutti i bambini africani possano prosperare. Scopri le iniziative di Pobic e sostieni la nostra organizzazione per garantire cure adeguate ai bambini in Africa. AIUTACI A FARE SEMPRE DI PIÙ Ogni donazione è per noi fondamentale. PUOI CONTRIBUIRE ANCHE TU

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8 Giu

Mary Ariella e Jernita sono atterrate: il racconto di chi era li​

Mary Ariella e Jernita sono atterrate: il racconto di chi era li​ Il loro arrivo raccontato da Simran. Ieri, la giornata è iniziata prestissimo. Siamo partiti alle 4 del mattino diretti all’aeroporto di Malpensa, dove il volo proveniente dall’Uganda, che portava le tre bambine che aspettavamo con ansia, Mary, Ariella e Jernita, doveva atterrare alle 7:10. Tuttavia, il volo ha subito un ritardo di 20 minuti e, tra controlli e ritiro dei bagagli, le bambine sono uscite dal gate degli arrivi verso le 9. Ci sono delle raccolte fondi che riguardano loro. Scopri di più sulla loro storia nei link qui sotto. Ariella sta Morendo Il cuore di Mary sta cedendo Jernita non riesce a Respirare     https://youtu.be/TjU5Bzg0eBc La Fragile Vita di Mary: Primo Controllo Critico Appena uscite, la nostra prima preoccupazione è stata Mary, che versa in condizioni particolarmente critiche. L’abbiamo immediatamente messa sulla barella per controllare la sua saturazione di ossigeno, che era a 86. Questo dato ci ha sollevato, poiché una saturazione inferiore a 50 avrebbe richiesto un trasporto d’urgenza con l’ambulanza e sirena accesa fino all’ospedale Gaslini di Genova. Fortunatamente, non è stato necessario.   Insieme a Mary è arrivata sua sorella, rimasta con lei in ambulanza per farle compagnia e tranquillizzarla. Le altre due mamme accompagnavano le loro bambine, Ariella e Jernita, anch’esse in condizioni serie, sebbene meno critiche rispetto a Mary.   Abbiamo chiesto alle accompagnatrici se ci fossero state complicazioni durante il volo, ma ci hanno rassicurato che tutto era andato liscio e che anche le hostess erano state di grande aiuto. Così, ci siamo messi in viaggio verso l’ospedale Gaslini, un tragitto di circa 40 minuti.   GRAZIE AL TUO SOSTEGNO SALVIAMO LA VITA A DECINE DI BAMBINI OGNI ANNO. AIUTACI A FARE SEMPRE DI PIÚ. Paesi 0 Bambini operati 0 Bambini visitati 0 + Primi Accertamenti al Gaslini: Ogni Minuto Conta All’arrivo al Gaslini di Genova, ci siamo diretti al pronto soccorso dove, all’accettazione, hanno controllato i parametri vitali di tutte e tre le bambine. Dopo questo primo controllo, le hanno fatte accomodare in una saletta con i letti per ulteriori esami.   Mary e Ariella sono state portate a fare un’ecocardiografia e una radiografia al torace. Qui abbiamo incontrato il dottor Carmelo Arcidiacono, un medico già conosciuto dall’associazione POBIC, che l’anno scorso aveva partecipato a uno screening in Nigeria, dove aveva diagnosticato il grave problema di Destiny, un’altra bambina che avevamo operato. Quest’anno ha condotto uno screening in Uganda, motivo per cui abbiamo portato Mary, Ariella e Jernita in Italia per essere operate. Decisioni da prendere: Mary e Ariella sotto Esame La situazione si è delineata chiaramente: Mary sarebbe stata ricoverata immediatamente, mentre per Ariella è stato programmato un cateterismo per martedì. Per evitare i continui spostamenti da Mantova a Genova, hanno deciso di trovare un posto in ospedale per Ariella. Jernita, invece, poteva tornare a casa a Bozzolo per il momento, dato che la sua condizione era leggermente più stabile. Cambiamenti Improvvisi: La Fragilità di Ariella Nel frattempo, il medico che aveva fatto la radiografia ha confermato la gravità delle condizioni di Ariella. Tuttavia, è giunta una nuova informazione: Ariella sarebbe stata ricoverata, ma non al Gaslini, bensì in un altro istituto ospedaliero.    Questa notizia ci è stata comunicata mentre stavamo ammettendo al ricovero Mary e Jernita, le due bambine più gravi. Un infermiere è venuto da noi per far firmare delle carte e, nel frattempo, ci ha informato del cambio di programma. Inizialmente, il dottor Arcidiacono ci aveva detto che avrebbero solo aumentato la dose delle medicine per Ariella. Conclusione della Giornata: Una Lotta Continua per la Vita Dopo ulteriori chiarimenti, ci hanno confermato che l’infermiere aveva commesso un errore: Ariella non sarebbe stata ricoverata in un altro ospedale, ma sarebbe rimasta con noi. Alla fine della giornata, Mary e Jernita sono state ricoverate al Gaslini, con Jernita programmata per il cateterismo martedì e Mary in attesa di un intervento chirurgico che potrebbe salvarle la vita.   Ariella e sua madre sono state sistemate a Bozzolo, nell’appartamento che avevamo preparato pulendo e arredando il giorno prima.   Recap: Una Giornata Cruciale Mary e sua sorella sono ricoverate all’ospedale Gaslini di Genova. Jernita e sua mamma sono anch’esse al Gaslini. Ariella e sua mamma sono a Bozzolo, nell’appartamento preparato dall’associazione. Questa giornata intensa e carica di tensione è solo una piccola parte del lavoro che facciamo per salvare le vite di questi bambini. Ogni passo è cruciale e ogni decisione può fare la differenza tra la vita e la morte. AIUTACI A FARE SEMPRE DI PIÙ Ogni donazione è per noi fondamentale. PUOI CONTRIBUIREANCHE TU

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14 Mag

La festa della mamma: 3 storie che raccontano la nostra missione​

La festa della mamma: 3 storie che raccontano la nostra missione Ogni anno, nel mese di maggio, il mondo si unisce per celebrare La Festa della Mamma. Un’occasione di celebrazione e perché no di riflessione per onorare il sacrificio, l’amore incondizionato e la dedizione delle donne che danno la vita.   In questo articolo, esploreremo il significato della Festa della Mamma e del perché è così importante in relazione alla nostra missione, e condivideremo 3 storie di mamme coraggiose che affrontato sfide incredibili per garantire la salute e il benessere dei loro figli. GRAZIE AL TUO SOSTEGNO SALVIAMO LA VITA A DECINE DI BAMBINI OGNI ANNO. AIUTACI A FARE SEMPRE DI PIÚ. Paesi 0 Bambini operati 0 Bambini visitati 0 + Festa della mamma: le origini La Festa della Mamma è celebrata per onorare e riconoscere il ruolo fondamentale che le mamme giocano nelle nostre vite e nella società nel suo complesso. Questa celebrazione ha radici storiche e culturali profonde che risalgono a tempi antichi.   Le origini della Festa della Mamma possono essere rintracciate in antiche celebrazioni pagane che onoravano la maternità e la fertilità. Tuttavia, la versione moderna della Festa della Mamma ha iniziato a prendere forma nel XIX secolo, quando gli sforzi per celebrare le madri e promuovere la pace materna hanno cominciato a emergere in vari paesi.   Negli Stati Uniti, la Festa della Mamma ha avuto origine grazie agli sforzi di Anna Jarvis, che ha iniziato a promuovere la celebrazione della festa nel primo decennio del XX secolo come mezzo per onorare la memoria di sua madre, una pacifista che aveva lavorato per migliorare le condizioni sanitarie delle comunità durante la guerra civile americana. Nel 1914, il presidente Woodrow Wilson ha ufficialmente dichiarato la seconda domenica di maggio come la Festa della Mamma negli Stati Uniti.   Da allora, la celebrazione si è diffusa in molti paesi in tutto il mondo, anche se le date e le tradizioni possono variare. In generale, la Festa della Mamma è un momento per esprimere gratitudine, amore e apprezzamento per le madri e per tutto ciò che fanno per le loro famiglie. È un’occasione per mostrare affetto attraverso gesti come regali, fiori, cartoline e momenti trascorsi insieme. AIUTACI A FARE SEMPRE DI PIÙ Ogni donazione è per noi fondamentale. PUOI CONTRIBUIREANCHE TU Perché la festa della mamma è sempre di domenica? La Festa della Mamma è tradizionalmente celebrata di domenica per renderla più conveniente per le famiglie e consentire loro di trascorrere del tempo insieme. La domenica è generalmente considerata un giorno in cui le persone hanno più tempo libero, poiché molti lavori e attività sono sospesi per il fine settimana. Di conseguenza, celebrare la Festa della Mamma di domenica consente alle famiglie di organizzare riunioni, pranzi speciali o altre attività senza preoccuparsi degli impegni lavorativi o scolastici.   Inoltre, celebrare la Festa della Mamma di domenica rende più facile per le persone viaggiare o fare visite a casa dei loro genitori o delle loro madri, se non vivono nelle vicinanze. Questo contribuisce a favorire l’unione familiare e a rendere la celebrazione più significativa per tutti coloro che partecipano.   Anche se la Festa della Mamma è generalmente di domenica, è importante notare che ci sono eccezioni a questa regola in alcuni paesi o culture in cui la data può variare. Le mamme e POBIC Attraverso il progetto OPEN HEART ogni anno conosciamo mamme che lottanto per dare una seconda opportunità di vita ai loro figli.   Il progetto  OPEN HEART infatti ha lo scopo di aiutare bambini con gravi cardiopatie congenite che vivono in luoghi dove la sanità non può dar loro una mano.   Salviamo la vita a bambini che stanno per morire e offriamo loro una seconda opportunità.   Guarda la gioia di una madre a cui  POBIC ha salvato la figlia di nome Destiny. https://youtu.be/X0_F8bOD9Qk?si=PAjRH11tojv6B7F8 lI progetto open heart da accesso ad una nuova vita a bambini in condizioni disperate e ridona loro una possibilità.     Ma non è tutto. Devi sapeere che il tuo apporto è indispensabile.   Inutile dire che se questi bambini non muoiono è anche grazie all’aiuto di persone che ogni anno ci supportano con le loro donazioni.   Puoi contribuire anche tu con il banner che trovi appena sotto. Fallo ora prima che sia tardi. AIUTACI A FARE SEMPRE DI PIÙ Ogni donazione è per noi fondamentale. PUOI CONTRIBUIREANCHE TU 3 madri attraverso la storia delle loro figlie. Per farti conoscere tre storie di madri che meritano di essere conosciute, vogliamo condividere con te la storia di tre bambine che a breve arriveranno in ITALIA.   3 bambine che potrebbero morire e che saranno accompagnate al Gaslini di Genova dalle loro madri appunto, per ricevere l’operazione che salverà loro la vita. Non esitare. Leggi la loro storia appena sotto.   Il cuore di Mary sta cedendo. Leggi la sua storia.   Ariella sta morendo e ci serve il tuo aiuto.   Jernita non riesce a respirare. Le resta poco tempo.  

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6 Mag

Jernita adesso è guarita. La sfida più grande però inizia in questo momento​

Jernita adesso è guarita. La sfida più grande però inizia in questo momento Jernita non riesce a respirare. Il suo cuore sta cedendo ed  ha solo 9 mesi di vita.   L’abbiamo incontrata in Uganda e la sua situazione è stata subito chiara.A jernita resta pochissimo da vivere.     Non possiamo permettere la sua vita finisca così presto.   Aiutaci a donarle una seconda possibilitàÈ una questione di vita e di morte.  Ascolta l’appello della madre di Jernita Regaliamole un futuro Un’operazione ha salvato la vita a Jernita.   La sfida più grande però inizia adesso.   Dopo averle guarito il cuore dobbiamo trovare la forza di regalarle un futuro. In questo tu ci puoi essere di grande aiuto. Scopri come cliccando il link sotto. ADOTTA A DISTANZA JERNITA. Le condizioni cliniche di jernita sono tragiche Jernita Apio (data di nascita: 28/05/2023) è una bambina di 9 mesi visitata presso l’Uganda Heart Institute Clinic.   Non riesce a respirare e suda continuamente per lo sforzo. Il suo cuore non è in grado di reggere lo sforzo.   Una valutazione ha evidenziato una cardiopatia congenita complessa: tronco arterioso di tipo I con lieve rigurgito della valvola troncale.   Jernita sta morendo e dobbiamo salvarla.     Jernita Apio è raccomandata per il rinvio all’estero per la correzione chirurgica del complesso Herra Herna congenito. La situazione è davvero una situazione di vita e di morte.   Aiutaci a salvarla.   Sotto ti raccontiamo chi si occuperà dell’iontervento. GUARDA LA RACCOLTA FONDI UFFICIALE SU GOFUNDME Jernita è stata operata. L’intervento è solo il primo passo però Jernita è stata operata. L’intervento è un successo. La sua lotta contro la vita è partita dall’Uganda.   Non eravamo certi avrebbe superato il viaggio. Tanto la situazione era critica. Eppure il suo piccolo cuore è arrivato fino al giorno dell’operazione che il dottor Michielon e la sua equipe hanno svolto con abnegazione e cura.   La bimba ora ha salva la vita. Dobbiamo garantirle però un futuro. Non fermarti ora aiutala e dona. Bastano 5 euro. GUARDA LA RACCOLTA FONDI UFFICIALE SU GOFUNDME La nostra collaborazione con il Gaslini di Genova Ariella arriverà in Italia il 3 giugno e sarà portata all’istituto Gaslini di Genova.   L’istituto collabora con il progetto Open Heart da moltissimi anni e ci ha aiutato a salvare decine e decine di bambini. Negli anni oltre 60 sono scampati alla morte grazie a questo programma e l’istituto Giannina Gaslini di Genova è in prima linea insieme a noi per non lasciar morire queste giovani vite.   Ecco il sito ufficiale dell’istituto. https://www.gaslini.org/ Ecco alcune domande che potresti porti Come verranno utilizzate le donazioni? Ogni euro donato sarà direttamente destinato alle esigenze operatorie di Ariella. La nostra ONG opera con la massima trasparenza finanziaria, garantendo che ogni contributo abbia un impatto diretto sulla loro vita.   Chi seleziona i beneficiari delle operazioni? I beneficiari, in questo caso Jernita Ariella e Mary, vengono selezionati in base a criteri medici e di necessità. Collaboriamo da anni con i medici del Gaslini per garantire che le risorse vadano a chi ne ha bisogno in modo più urgente. E per urgente intendiamo a rischio vita.   Posso fidarmi che le donazioni saranno utilizzate correttamente? Assolutamente. Ogni transazione è tracciata e ogni dettaglio finanziario sarà reso disponibile a chiunque desideri avere ulteriori informazioni. POBIC opera nel settore delle no profit da oltre 30 anni e fa dell’onestà uno dei suoi principali valori. Scopri sul sito tutti i nostri DOCUMENTI SULLA TRASPARENZA   Qual è il tuo track record nel trattare casi come questi? Abbiamo una lunga storia di successi nel fornire cure salvavita a bambini in situazioni simili. Le storie positive dei bambini che abbiamo aiutato sono la prova tangibile del nostro impegno. Dai un’occhiata alla nostra storia in Nigeria     Cosa succede se non raggiungete l’obiettivo di raccolta fondi? Anche se non raggiungiamo l’intero obiettivo, ogni donazione ci avvicina al nostro scopo. Ogni euro conta e contribuirà a garantire un futuro migliore per Ariella.   Posso fare una donazione anche se non sono in grado di donare molto? Assolutamente sì! Ogni donazione, indipendentemente dall’importo, ha un impatto. Anche piccoli contributi possono fare la differenza. Tanti piccoli contributi caro amico, cara amica, fanno un enorme Immenso risultato.   Come verranno comunicati i progressi del progetto? Aggiorneremo regolarmente la nostra community attraverso i nostri canali social. Vogliamo che tu segua da vicino il progresso che stai aiutando a realizzare. E potrai sempre accedere a questa pagina su gofundme per avere un aggiornamento in tempo reale dei progressi Scopri chi siamo L’Organizzazione Non Governativa POBIC nasce il 28 settembre 1992 come AnPobic, acronimo di Associazione Nazionale Promozione Opere Benefiche a favore degli Invalidi Civili. I fondatori sono i bresciani Piras, Triesto e Finetti. Nei primi anni si occupa delle problematiche degli invalidi civili del nord Italia. Paolo Federico Novellini diventa presidente il primo aprile del 1996 succedendo a Giuseppe Lucchesi.   Il primo impegno internazionale giunge nel 1999 in Kosovo con la consegna di vestiti e prodotti alimentari e avviene la primo modifica dello statuto che apre la attività dell’associazione anche all’estero. Il 2001, invece, è l’anno degli impegni esplorativi in Ucraina, Marocco e Costa d’Avorio.   LEGGI LA STORIA COMPLETA QUI GRAZIE AL TUO SOSTEGNO SALVIAMO LA VITA A DECINE DI BAMBINI OGNI ANNO. AIUTACI A FARE SEMPRE DI PIÚ. Paesi 0 Bambini operati 0 Bambini visitati 0 +

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6 Mag

Il cuore di Mary è guarito. Ora dobbiamo darle un futuro​

Il cuore di Mary è guarito. Ora dobbiamo darle un futuro Il cuore di Mary sta cedendo Non è più in grado di portare ossigeno al suo corpo.  Nel nostro ultimo viaggio in Uganda abbiamo conosciuto questa piccola guerriera di 8 anni.Lei però non ha più tempo. Il suo cuore non ce la fa più.   Per questo la porteremo in Italia e la opereremo d’urgenza al cuore. Aiutaci!  Dona subito cinque euro.È una questione di vita o di morte.  Ascolta l’appello della sorella di Mary REGALIAMOLE UN FUTURO Un’operazione ha salvato la vita a Mary.   La sfida più grande però inizia adesso.   Dopo averle guarito il cuore dobbiamo trovare la forza di regalarle un futuro. In questo tu ci puoi essere di grande aiuto. Scopri come cliccando il link sotto. ADOTTA A DISTANZA MARY Le condizioni cliniche di Mary sono tragiche Mary Asiimwe (nata il 21/11/2015) è una bambina di 8 anni ricoverata all’Uganda Heart Institute per un difetto cardiaco congenito.   Nella sua vita ha passato più tempo in ospedale che con la sua famiglia.   La sua ultima valutazione ecocardiografica mostra una tetralogia di Fallot con grave stenosi infundibolare e arterie polmonari/valvola polmonare confluenti di dimensioni normali.   La sua saturazione di ossigeno è del 59% e il peso di 14 kg. In pratica non riesce nemmeno a respirare.   La sua saturazione è poco più della metà di quella che dovrebbe avere un bambino normale.   Mary Asiimwe potrà sopravvivere solo accedendo all’operazione a Gaslini di genova. La situazione è davvero una situazione di vita e di morte.   Aiutaci a salvarla.   Sotto ti raccontiamo chi si occuperà dell’iontervento. SCOPRI LA RACCOLTA FONDI PER MARY SU GOFUNDME Mary l’intervento della svolta Mary è salva. La più grande delle tre bambine ugandese arrivate per il progetto open heart in Italia, diagnosticate nell’ultimo viaggio della ong pobic insieme al Gaslini, ha ricevuto l’operazione tanto sperata.   Mary era un caso gravissimo.Anche solo per via del fatto che l’età non giocava a suo favore.   L’intervento è stato un successo, avrà finalmente una nuova vita. A questo punto però è indispensabile rendersi conto che una vita è salva solo quando ha davanti a sé un futuro.   Ecco quindi il compito. Darle un futuro. Puoi aiutarla anche tu, basta una piccola donazione.   5 euro. Oppure condividi le informazioni in tuo possesso con amici e conoscenti. C’è una bambina che ha bisogno di te. SCOPRI LA RACCOLTA FONDI PER MARY SU GOFUNDME La nostra collaborazione con il Gaslini di Genova Mary arriverà in Italia il 3 giugno e sarà portata all’istituto Gaslini di Genova.   L’istituto collabora con il progetto Open Heart da moltissimi anni e ci ha aiutato a salvare decine e decine di bambini. Negli anni oltre 60 sono scampati alla morte grazie a questo programma e l’istituto Giannina Gaslini di Genova è in prima linea insieme a noi per non lasciar morire queste giovani vite.   Ecco il sito ufficiale dell’istituto. https://www.gaslini.org/ Ecco alcune domande che potresti porti Come verranno utilizzate le donazioni? Ogni euro donato sarà direttamente destinato alle esigenze operatorie di Ariella. La nostra ONG opera con la massima trasparenza finanziaria, garantendo che ogni contributo abbia un impatto diretto sulla loro vita.   Chi seleziona i beneficiari delle operazioni? I beneficiari, in questo caso Jernita Ariella e Mary, vengono selezionati in base a criteri medici e di necessità. Collaboriamo da anni con i medici del Gaslini per garantire che le risorse vadano a chi ne ha bisogno in modo più urgente. E per urgente intendiamo a rischio vita.   Posso fidarmi che le donazioni saranno utilizzate correttamente? Assolutamente. Ogni transazione è tracciata e ogni dettaglio finanziario sarà reso disponibile a chiunque desideri avere ulteriori informazioni. POBIC opera nel settore delle no profit da oltre 30 anni e fa dell’onestà uno dei suoi principali valori. Scopri sul sito tutti i nostri DOCUMENTI SULLA TRASPARENZA   Qual è il tuo track record nel trattare casi come questi? Abbiamo una lunga storia di successi nel fornire cure salvavita a bambini in situazioni simili. Le storie positive dei bambini che abbiamo aiutato sono la prova tangibile del nostro impegno. Dai un’occhiata alla nostra storia in Nigeria     Cosa succede se non raggiungete l’obiettivo di raccolta fondi? Anche se non raggiungiamo l’intero obiettivo, ogni donazione ci avvicina al nostro scopo. Ogni euro conta e contribuirà a garantire un futuro migliore per Ariella.   Posso fare una donazione anche se non sono in grado di donare molto? Assolutamente sì! Ogni donazione, indipendentemente dall’importo, ha un impatto. Anche piccoli contributi possono fare la differenza. Tanti piccoli contributi caro amico, cara amica, fanno un enorme Immenso risultato.   Come verranno comunicati i progressi del progetto? Aggiorneremo regolarmente la nostra community attraverso i nostri canali social. Vogliamo che tu segua da vicino il progresso che stai aiutando a realizzare. E potrai sempre accedere a questa pagina su gofundme per avere un aggiornamento in tempo reale dei progressi Scopri chi siamo L’Organizzazione Non Governativa POBIC nasce il 28 settembre 1992 come AnPobic, acronimo di Associazione Nazionale Promozione Opere Benefiche a favore degli Invalidi Civili. I fondatori sono i bresciani Piras, Triesto e Finetti. Nei primi anni si occupa delle problematiche degli invalidi civili del nord Italia. Paolo Federico Novellini diventa presidente il primo aprile del 1996 succedendo a Giuseppe Lucchesi.   Il primo impegno internazionale giunge nel 1999 in Kosovo con la consegna di vestiti e prodotti alimentari e avviene la primo modifica dello statuto che apre la attività dell’associazione anche all’estero. Il 2001, invece, è l’anno degli impegni esplorativi in Ucraina, Marocco e Costa d’Avorio.   LEGGI LA STORIA COMPLETA QUI GRAZIE AL TUO SOSTEGNO SALVIAMO LA VITA A DECINE DI BAMBINI OGNI ANNO. AIUTACI A FARE SEMPRE DI PIÚ. Paesi 0 Bambini operati 0 Bambini visitati 0 +

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