In missione ad Accra: verso un protocollo di ricerca sulla malattia reumatica in Ghana

Dal 14 al 18 settembre 2025, la direttrice alle operazioni dell’Associazione Pobic, Ada Caraffini, ha preso parte a una missione in Ghana, insieme al cardiologo Davide Morolla. Obiettivo della trasferta: avviare i lavori per l’elaborazione di un protocollo di ricerca sulla prevalenza della malattia reumatica cardiaca nei bambini, con un focus specifico sulla fascia d’età tra i 3 e i 15 anni, la più colpita da questa patologia.

Durante la missione, Pobic ha lavorato in collaborazione con il Cardiothoracic Teaching Hospital di Accra, uno dei principali centri di riferimento del Paese, insieme alla cardiologa pediatrica Prof. Nana-Akyaa Tao e al Dr. Innocenti Adzamil, professionisti impegnati da anni nella diagnosi e nella cura delle malattie cardiovascolari pediatriche.

La malattia reumatica cardiaca: una patologia prevenibile ma ancora diffusa

La malattia reumatica cardiaca è una condizione cronica che si sviluppa a seguito di una febbre reumatica acuta, innescata generalmente da un’infezione da streptococco beta-emolitico di gruppo A (come faringiti o tonsilliti non trattate).


Se non curata tempestivamente, l’infiammazione può causare danni permanenti alle valvole cardiache, portando a complicanze gravi come insufficienza cardiaca, aritmie e rischio di morte precoce.

 

Questa patologia colpisce soprattutto i bambini e gli adolescenti nei contesti dove l’accesso a cure mediche tempestive è limitato. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, oltre 39 milioni di persone nel mondo convivono con danni cardiaci di origine reumatica, con un carico maggiore concentrato nei Paesi a basso e medio reddito.

Perché proprio in Ghana?

Il Ghana è tra i Paesi africani dove la malattia reumatica continua ad avere un impatto significativo sulla salute pediatrica.
Numerosi studi locali confermano un’alta incidenza tra i bambini in età scolare, aggravata da fattori come:

  • limitato accesso ai servizi sanitari primari,

  • scarsa disponibilità di terapie antibiotiche tempestive,

  • condizioni socioeconomiche e ambientali che favoriscono la diffusione di infezioni respiratorie non trattate.

In questo contesto, la definizione di un protocollo di ricerca mirato rappresenta un primo passo fondamentale per raccogliere dati affidabili, comprendere la reale portata del fenomeno e progettare, in futuro, interventi sanitari basati sull’evidenza.

Un passo alla volta

L’elaborazione di un protocollo condiviso con i partner clinici e istituzionali ghanesi permetterà a Pobic di:

  • rafforzare la cooperazione con il sistema sanitario locale,

  • contribuire alla conoscenza epidemiologica di una patologia troppo spesso trascurata,

  • porre le basi per possibili sviluppi futuri, in linea con la missione internazionale dell’associazione.

Come sottolineato dalla stessa Ada Caraffini nel suo report di missione, si tratta di un primo passo, importante, ma da percorrere con attenzione, ascolto e collaborazione.
Pobic continuerà a documentare le fasi di avanzamento di questo progetto, condividendo aggiornamenti e riflessioni con la propria comunità e i partner.

 

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Autore

  • Marketer e docente di comunicazione e marketing, sensibile a tematiche umanitarie e di soccorso. Scrivo solo di ciò che mi interessa realmente e la missione di POBIC è di cruciale importanza.

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