Emergency Transport: perché oggi più che mai serve supportare l’Emergency Transport di Pobic

In Ucraina si continua a morire, anche se i telegiornali non lo raccontano più.

Negli ultimi giorni, l’Ucraina è stata colpita dalla più massiccia ondata di attacchi russi dall’inizio del conflitto: tra il 29 giugno e il 3 luglio, centinaia di droni e missili hanno colpito infrastrutture civili, ospedali, centri abitati e luoghi di soccorso. A Odesa, Kryvyi Rih, Poltava e nella regione di Kherson i raid hanno causato vittime tra i civili, inclusi bambini. A Kiev e Lviv si registrano blackout, vittime e un sistema sanitario sotto pressione.

Tutto questo accade nel silenzio dell’estate europea. E mentre cala il clamore mediatico, cresce la necessità concreta di un aiuto stabile, strutturato, continuo.

Una guerra che cambia volto, ma resta crudele.

L’intensificarsi dei bombardamenti e l’intenzione dell’Ucraina di ritirarsi dalla Convenzione di Ottawa — per poter riutilizzare mine antiuomo — segnalano una spirale che si inasprisce: sul piano militare, etico, umanitario.

Migliaia di civili rischiano di rimanere intrappolati nei territori sotto assedio. Le vie di evacuazione si restringono. E le ambulanze diventano spesso bersagli, non strumenti di salvezza.

L’Emergency Transport di Pobic: una risposta concreta, silenziosa, ma vitale.

Dal 2014, Pobic è presente in Ucraina con interventi umanitari che hanno coperto tutte le fasi del conflitto, dall’invasione della Crimea fino all’emergenza odierna. Lo abbiamo fatto con costanza, senza mai spegnere i motori della solidarietà.

Tra i progetti più urgenti e indispensabili oggi c’è l’Emergency Transport:

  • Una rete di trasporto sanitario d’emergenza per bambini, feriti, malati cronici e persone vulnerabili.

  • Coordinata da volontari locali e internazionali, operativa in aree ad alto rischio.

  • Essenziale per garantire evacuazioni rapide, trasporti verso ospedali ancora funzionanti e consegne mirate di medicinali.

In un contesto in cui le ambulanze vengono colpite deliberatamente e i bombardamenti si moltiplicano, garantire veicoli attrezzati, carburante, personale e manutenzione è diventato un atto di resistenza umana.

Cosa puoi fare oggi stesso?

Oggi, più che in passato, l’inasprimento del conflitto richiede risposte immediate. Pobic c’è. Ma abbiamo bisogno del tuo aiuto per:

  • Finanziare nuove unità mobili di soccorso.

  • Garantire turni di guida e trasporto su rotte sempre più pericolose.

  • Rafforzare la rete logistica e sanitaria di emergenza.

EMERGENCY TRANSPORT

La nostra forza è far viaggiare la speranza su quattro ruote. Dona un "pezzettino" di ambulanza: insieme possiamo mettere in strada il prossimo mezzo prima dell’inverno 2025.

Sul sito Pobic è attiva una campagna dedicata; bastano 25 € per assicurare un kit di medicazione a bordo, 100 € per rifornire l’ossigeno. Ogni contributo accorcia la distanza fra chi scappa e un soccorso tempestivo.

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Autore

  • Enrico si occupa di digital marketing da più di dieci anni, ma soprattutto crede nel potere delle storie vere. Collabora con Pobic per raccontare esperienze che meritano di essere ricordate, unendo profondità umana, consapevolezza sociale e un linguaggio vicino alle persone.

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