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Era il 2005 quando Pobic varcò per la prima volta i confini ucraini. La destinazione era Krasnograd, una cittadina dell’oblast di Charkiv, nell’Ucraina orientale. In un contesto segnato da povertà e difficoltà, trovammo comunità vive, dignitose, desiderose di costruire un futuro migliore.
Il nostro primo intervento fu semplice ma fondamentale: sostegno diretto a famiglie in difficoltà, con particolare attenzione a quelle con bambini disabili. Non c’erano grandi mezzi, ma c’era tutta la volontà di esserci, di accompagnare queste famiglie con supporti concreti e continui.
Nel 2008, capimmo che aiutare voleva anche dire costruire competenze. Così, in collaborazione con l’Università di Yosypovych a Leopoli, organizzammo corsi di assistenza infermieristica e gestione dei grandi traumi.
In un’epoca ancora relativamente stabile per il paese, investire nella formazione di personale sanitario significava rafforzare una rete fragile ma fondamentale, capace di rispondere a emergenze ordinarie e straordinarie.
Parallelamente, nello stesso 2005, prendeva forma uno dei progetti più duraturi: il sostegno all’orfanotrofio Nekrasov di Nemirov, nell’oblast di Vinnytsia. Anno dopo anno, portammo beni di prima necessità, materiale educativo e giocattoli ai bambini ospitati nella struttura.
Non solo. Organizziamo anche programmi di accoglienza estiva per i bambini affetti da patologie dermatologiche e osteo-scheletriche, offrendo loro soggiorni di cura e benessere in Italia, presso famiglie solidali.
La missione di Nemirov, ancora attiva, è la testimonianza più viva del nostro impegno costante e silenzioso.
Quando, nel 2022, scoppiò la guerra in Ucraina, tutto cambiò. L’emergenza ucraina esplose in modo devastante e, con essa, i bisogni della popolazione.
Non ci siamo tirati indietro: organizzammo convogli umanitari, distribuendo farmaci, vestiario, beni alimentari e materiali di emergenza alle popolazioni sfollate. Abbiamo potenziato la nostra presenza, cercando di offrire sostegno non solo materiale, ma anche umano.
Nel 2023, un episodio drammatico ci ha richiesto una risposta immediata. A Nemirov, l’unica ambulanza disponibile è stata distrutta da un frammento di missile russo.
In risposta, abbiamo donato una nuova ambulanza, proveniente dall’Italia, perfettamente funzionante, che ha ridato speranza a una comunità intera. A bordo, caricammo anche vestiti e medicinali, consegnati grazie alla determinazione del presidente di Pobic Ucraina, Mikola Segeda.
Nel 2024, il nostro intervento si è ulteriormente rafforzato: abbiamo donato una seconda ambulanza all’oblast di Vinnytsia e avviato programmi di formazione sanitaria specifica per la gestione delle emergenze in contesto di guerra.
Un passo fondamentale per garantire non solo mezzi, ma anche competenze, affinché chi vive il conflitto in prima linea possa contare su risorse adeguate.
A vent’anni dall’inizio della nostra missione in Ucraina, sappiamo che ogni intervento ha costruito qualcosa: una rete di solidarietà, un sostegno concreto, un futuro possibile anche nei momenti più bui.
Con il tuo aiuto, possiamo continuare.
Ogni donazione sostiene direttamente i nostri progetti: ambulanze, medicine, formazione, beni di prima necessità. Dona ora e cammina con noi al fianco di chi non può smettere di sperare.
Marketer e docente di comunicazione e marketing, sensibile a tematiche umanitarie e di soccorso. Scrivo solo di ciò che mi interessa realmente e la missione di POBIC è di cruciale importanza.
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