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27 Apr
Guerra Russia e Ucraina: un conflitto che stiamo dimenticando (ma più drammatico che mai) Guerra Ucraina e Russia. Cosa sta succedendo? Da dove parte tutto? Cosa possiamo fare? Queste sono solo alcune delle domande che ci poniamo in relazione ad uno degli scontri armati più discussi degli ultimi anni. Rispondiamo in questo articolo dandoti un accenno di presente. Leggilo fino alla fine se anche tu vorresti poter dire la tua praticamente. GRAZIE AL TUO SOSTEGNO SALVIAMO LA VITA A DECINE DI BAMBINI OGNI ANNO. AIUTACI A FARE SEMPRE DI PIÚ. Paesi 0 Bambini operati 0 Bambini visitati 0 + Che cosa sta succedendo tra la Russia e l’Ucraina? A partire da giovedì 24 febbraio 2022, la Russia ha lanciato un’invasione su vasta scala dell’Ucraina, con attacchi aerei, missili e terrestri su diverse città ucraine.  Questa invasione è l’ultima escalation di una crisi in atto tra Russia e Ucraina che dura da anni. AIUTACI A FARE SEMPRE DI PIÙ Ogni donazione è per noi fondamentale. PUOI CONTRIBUIREANCHE TU Donbas: il fulcro dell’offensiva russa Le forze russe concentrano i loro sforzi nel Donbas, con l’obiettivo di conquistare le intere province di Donetsk e Luhansk controllate dai separatisti filorussi.  Gli scontri si intensificano attorno alle città di Sloviansk, Kramatorsk e Severodonetsk, dove si verificano pesanti bombardamenti e combattimenti corpo a corpo.  L’avanzata russa è lenta e faticosa, incontrando una forte resistenza da parte delle truppe ucraine, che sfruttano la conoscenza del terreno a loro vantaggio. L’utilizzo di artiglieria pesante e missili da parte della Russia provoca ingenti danni alle città e infrastrutture civili, causando numerose vittime tra la popolazione.   Verso sud: controffensiva ucraina a Kherson Nel sud del paese, le forze ucraine hanno lanciato una controffensiva nella regione di Kherson, riuscendo a riconquistare alcune città precedentemente occupate dai russi.  I combattimenti si concentrano nella città di Kherson, il capoluogo regionale, ancora sotto il controllo russo.  La controffensiva ucraina è favorita dalla fornitura di armi occidentali, tra cui i missili Javelin e Stinger, che permettono di colpire con precisione i carri armati e altri mezzi corazzati russi. La riconquista di Kherson rappresenterebbe una significativa vittoria simbolica per l’Ucraina e potrebbe indebolire la posizione russa nel sud del paese.  Bombardamenti in tutto il paese Nonostante l’attenzione sia concentrata sul Donbas, la Russia continua a bombardare città ucraine in tutto il paese, anche quelle lontane dalle zone di conflitto.  Questi attacchi colpiscono indiscriminatamente aree residenziali, scuole, ospedali e altre infrastrutture civili, causando una strage di civili e una grave crisi umanitaria.  Le città più colpite includono Kharkiv, la seconda città più grande dell’Ucraina, Mariupol, quasi completamente rasa al suolo, e Odessa, un importante porto sul Mar Nero.  Le perdite umane e la crisi umanitaria La guerra in Ucraina ha causato una drammatica crisi umanitaria, con milioni di persone sfollate dalle loro case e migliaia di morti.  Secondo le stime dell’ONU, oltre 12 milioni di persone hanno lasciato le loro case in Ucraina, di cui circa 5 milioni sono diventati rifugiati nei paesi vicini. Le Nazioni Unite stimano che il numero di morti tra i civili sia di almeno 6.000, ma la cifra reale potrebbe essere molto più alta.  La situazione umanitaria nelle città assediate come Mariupol è particolarmente critica, con carenze di cibo, acqua, medicine e assistenza medica.  Una situazione disperata: cosa stiamo facendo noi di POBIC  A fronte di questa situazione drammatica tutti gli sforzi sono indispensabile.  Basti pensare che una città apparentemente fuori dal conflitto come Nemirov, ha visto nell’ultimo anno devastare la propria struttura sociale.  Tre ambulanze disponibili nel centro di circa 15 mila abitanti soo state interamente distrutte. L’ambulanza bombardata Questo è ciò che resta dell’unica ambulanza della città di Nemirov, Ucraina. Una parte di un missile Russo, parzialmete distrutto dalle forze Ucraine, si è fatalmente schiantata contro il mezzo per soccorso emergenziale. Per una comunità come Nemirov, una tragedia sociale molto grave.  Ecco perché come Pobic, in via del tutto emergenziale, abbiamo donato un’ambulanza dismessa in Italia, ma che resta completamente funzionante. Il rofessor Mikola Segeda, presidente della fondazione Pobic Ucraina, si è incaricato di guidare il mezzo fino a destinazione.  Questo è solo un primo passo. L’ambulanza donata Il professore Mikola Segeda e dott. Festus Adebayo presidente di Pobic Nigeria Ucraina: il prossimo passo di Pobic Se ci seguite da tempo sapete del nostro profondo legame con il popolo Ucraino.  A dispetto di quello che si può sentire in TV o sui social, la situazione è più drammatica che mai. La casa Pobic allestita per l’accoglienza in zona Nemirov si sta rivelando totalmente insufficiente per l’enorme numero di sfollati che – lasciate le loro case – cercano salvezza scappando. Stiamo creando un piano per essere realmente di aiuto in questa crisi che sta spezzando vite e trasformando una nazione come l’Ucraina in un popolo di senza dimora.  Un primo passo sarà un aiuto pratico. Abbiamo acquistato un’ulteriore ambulanza da spedire in Ucraina, e che seguirà quella che già avevamo spedito alcuni mesi fa.La situazione è terribile per i nostri fratelli Ucraini.   Stiamo preparando qualcosa di molto importante e presto ve lo racconteremo. nuova ambulanza in donazione Volontari Pobic insieme all’ avvocato Paolo Novellini presidente Pobic, Mikola Segeda e Giancarlo Nolli, responsabile delle cooperative. Guerra tra Ucraina e Russia: Le prospettive future L’esito del conflitto è ancora incerto. La Russia ha una superiorità militare in termini di uomini e armamenti, ma l’Ucraina ha dimostrato una forte resistenza e determinazione a difendere il proprio paese.  L’andamento della guerra potrebbe dipendere da diversi fattori, tra cui il continuo flusso di armi occidentali all’Ucraina, l’evoluzione del morale delle truppe su entrambi i fronti e la possibile escalation del conflitto in una guerra più ampia tra Russia e NATO.  Le diplomazie continuano a cercare una soluzione pacifica alla crisi, ma al momento non sono stati fatti progressi significativi.  Quello che però è realmente importante è che dobbiamo e vogliamo contribuire
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