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Ieri, la giornata è iniziata prestissimo. Siamo partiti alle 4 del mattino diretti all’aeroporto di Malpensa, dove il volo proveniente dall’Uganda, che portava le tre bambine che aspettavamo con ansia, Mary, Ariella e Jernita, doveva atterrare alle 7:10. Tuttavia, il volo ha subito un ritardo di 20 minuti e, tra controlli e ritiro dei bagagli, le bambine sono uscite dal gate degli arrivi verso le 9.
Ci sono delle raccolte fondi che riguardano loro. Scopri di più sulla loro storia nei link qui sotto.
Ariella sta Morendo
Jernita non riesce a Respirare
Appena uscite, la nostra prima preoccupazione è stata Mary, che versa in condizioni particolarmente critiche. L’abbiamo immediatamente messa sulla barella per controllare la sua saturazione di ossigeno, che era a 86. Questo dato ci ha sollevato, poiché una saturazione inferiore a 50 avrebbe richiesto un trasporto d’urgenza con l’ambulanza e sirena accesa fino all’ospedale Gaslini di Genova. Fortunatamente, non è stato necessario.
Insieme a Mary è arrivata sua sorella, rimasta con lei in ambulanza per farle compagnia e tranquillizzarla. Le altre due mamme accompagnavano le loro bambine, Ariella e Jernita, anch’esse in condizioni serie, sebbene meno critiche rispetto a Mary.
Abbiamo chiesto alle accompagnatrici se ci fossero state complicazioni durante il volo, ma ci hanno rassicurato che tutto era andato liscio e che anche le hostess erano state di grande aiuto. Così, ci siamo messi in viaggio verso l’ospedale Gaslini, un tragitto di circa 40 minuti.
All’arrivo al Gaslini di Genova, ci siamo diretti al pronto soccorso dove, all’accettazione, hanno controllato i parametri vitali di tutte e tre le bambine. Dopo questo primo controllo, le hanno fatte accomodare in una saletta con i letti per ulteriori esami.
Mary e Ariella sono state portate a fare un’ecocardiografia e una radiografia al torace. Qui abbiamo incontrato il dottor Carmelo Arcidiacono, un medico già conosciuto dall’associazione POBIC, che l’anno scorso aveva partecipato a uno screening in Nigeria, dove aveva diagnosticato il grave problema di Destiny, un’altra bambina che avevamo operato. Quest’anno ha condotto uno screening in Uganda, motivo per cui abbiamo portato Mary, Ariella e Jernita in Italia per essere operate.
La situazione si è delineata chiaramente: Mary sarebbe stata ricoverata immediatamente, mentre per Ariella è stato programmato un cateterismo per martedì. Per evitare i continui spostamenti da Mantova a Genova, hanno deciso di trovare un posto in ospedale per Ariella. Jernita, invece, poteva tornare a casa a Bozzolo per il momento, dato che la sua condizione era leggermente più stabile.
Nel frattempo, il medico che aveva fatto la radiografia ha confermato la gravità delle condizioni di Ariella. Tuttavia, è giunta una nuova informazione: Ariella sarebbe stata ricoverata, ma non al Gaslini, bensì in un altro istituto ospedaliero.
Questa notizia ci è stata comunicata mentre stavamo ammettendo al ricovero Mary e Jernita, le due bambine più gravi.
Un infermiere è venuto da noi per far firmare delle carte e, nel frattempo, ci ha informato del cambio di programma. Inizialmente, il dottor Arcidiacono ci aveva detto che avrebbero solo aumentato la dose delle medicine per Ariella.
Dopo ulteriori chiarimenti, ci hanno confermato che l’infermiere aveva commesso un errore: Ariella non sarebbe stata ricoverata in un altro ospedale, ma sarebbe rimasta con noi. Alla fine della giornata, Mary e Jernita sono state ricoverate al Gaslini, con Jernita programmata per il cateterismo martedì e Mary in attesa di un intervento chirurgico che potrebbe salvarle la vita.
Ariella e sua madre sono state sistemate a Bozzolo, nell’appartamento che avevamo preparato pulendo e arredando il giorno prima.
Questa giornata intensa e carica di tensione è solo una piccola parte del lavoro che facciamo per salvare le vite di questi bambini. Ogni passo è cruciale e ogni decisione può fare la differenza tra la vita e la morte.
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Marketer e docente di comunicazione e marketing, sensibile a tematiche umanitarie e di soccorso. Scrivo solo di ciò che mi interessa realmente e la missione di POBIC è di cruciale importanza.
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