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26 Apr
Ghana: il primo passo della missione Pobic per combattere la malattia reumatica cardiaca Missione in Ghana: un incontro strategico per la salute pubblica Tra il 21 e il 23 marzo 2025, una delegazione di Pobic ha mosso i primi passi ufficiali in Ghana. Il presidente Paolo Novellini e Festus Adedayo si sono recati nella capitale Accra per una serie di incontri istituzionali strategici, gettando le basi per una nuova collaborazione nell’ambito della prevenzione delle malattie reumatiche cardiache. La missione ha visto Pobic confrontarsi direttamente con i rappresentanti del Ministero della Salute del Ghana e con il team medico del National Cardiothoracic Centre, il principale ospedale cardiologico del paese. Un incontro particolarmente significativo è stato quello con il direttore della cardiochirurgia, il Dr. (Med) Kow Entsua-Mensah, figura di riferimento nella sanità ghanese. Soccorso umanitario: una risposta concreta alle esigenze locali Durante le giornate di lavoro, si è parlato a lungo della situazione della cardiochirurgia nel paese, ma soprattutto della necessità di costruire un’azione condivisa per fronteggiare un problema spesso sottovalutato: la malattia reumatica cardiaca, che in Ghana colpisce in modo particolare i bambini tra i 3 e i 14 anni. La richiesta principale rivolta a Pobic è stata chiara: aiutare a elaborare un protocollo di screening per misurare la prevalenza della malattia reumatica cardiaca nella popolazione pediatrica. Un passo fondamentale non solo per comprendere l’impatto reale della patologia a livello nazionale, ma anche per permettere al Ghana di condividere dati e strategie con gli altri paesi del continente africano, in un’ottica di cooperazione sanitaria più ampia. Malattie reumatiche in Africa: un problema diffuso e trascurato La raccolta di questi dati, infatti, avrà un doppio valore: da un lato, fornirà alle autorità ghanesi uno strumento concreto per pianificare interventi di prevenzione e trattamento; dall’altro, consentirà al Ghana di inserirsi pienamente nelle iniziative internazionali volte a debellare la febbre reumatica nell’Africa subsahariana. La missione di marzo rappresenta dunque solo il primo passo. Ma è già chiaro che il soccorso umanitario che Pobic porterà avanti in Ghana non si limiterà a interventi occasionali: si muoverà su basi scientifiche solide, con l’obiettivo di costruire progetti di prevenzione, diagnosi precoce e sostegno a lungo termine. GRAZIE AL TUO SOSTEGNO SALVIAMO LA VITA A DECINE DI BAMBINI OGNI ANNO. AIUTACI A FARE SEMPRE DI PIÚ. Paesi 0 Bambini operati 0 Bambini visitati 0 +
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Malattie reumatiche in Africa: una sfida sanitaria che parte dal soccorso umanitario Le malattie reumatiche rappresentano ancora oggi una delle principali emergenze sanitarie nei paesi dell’Africa subsahariana, in particolare nel corno d’Africa e in nazioni come il Ghana, dove il sistema sanitario fatica a garantire diagnosi e cure tempestive. Il soccorso umanitario assume quindi un ruolo fondamentale per affrontare una problematica spesso sottovalutata, ma con effetti devastanti sulla popolazione, soprattutto tra i più giovani. GRAZIE AL TUO SOSTEGNO SALVIAMO LA VITA A DECINE DI BAMBINI OGNI ANNO. AIUTACI A FARE SEMPRE DI PIÚ. Paesi 0 Bambini operati 0 Bambini visitati 0 + Che cosa sono le malattie reumatiche Le malattie reumatiche sono patologie infiammatorie che possono colpire articolazioni, ossa, muscoli e, in casi più gravi, organi vitali come il cuore. In Africa, la forma più diffusa è la febbre reumatica, una complicanza di infezioni da streptococco non trattate adeguatamente. La febbre reumatica, se non diagnosticata e curata in tempo, può evolvere in cardiopatia reumatica, causando danni irreversibili alle valvole cardiache.  Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la cardiopatia reumatica è responsabile di oltre 300.000 morti ogni anno a livello globale, e colpisce principalmente bambini e giovani adulti nei paesi a basso reddito.  AIUTACI A FARE SEMPRE DI PIÙ Ogni donazione è per noi fondamentale. PUOI CONTRIBUIREANCHE TU L’impatto delle malattie reumatiche in Africa Nel corno d’Africa e in molte aree dell’Africa in genrale, la febbre reumatica resta una delle principali cause di insufficienza cardiaca giovanile.Questo avviene per diversi motivi: Diagnosi tardive o inesistenti. Carenza di antibiotici per trattare le infezioni streptococciche. Scarsa consapevolezza sanitaria nelle popolazioni rurali. Il soccorso umanitario nell’Africa orientale, si sta orientando sempre di più verso programmi di prevenzione primaria (cura tempestiva delle infezioni) e prevenzione secondaria (diagnosi precoce dei danni cardiaci). Inoltre, la forte correlazione tra povertà , mancanza di accesso alle cure e diffusione delle infezioni rende il fenomeno ancora più difficile da arginare senza il supporto delle organizzazioni di soccorso umanitario.  Corno d’Africa: un contesto ad alta vulnerabilità Il corno d’Africa, una delle regioni più fragili del continente, concentra molte delle condizioni che favoriscono la diffusione delle malattie reumatiche: Povertà diffusa. Accesso limitato ai servizi sanitari di base. Sovraffollamento scolastico e abitativo, che facilita la trasmissione delle infezioni. In questi contesti, il soccorso umanitario non si limita più alla risposta all’emergenza, ma punta alla costruzione di programmi di salute pubblica sostenibili, capaci di intercettare precocemente i rischi e ridurre l’incidenza delle complicanze cardiache. Investire nella prevenzione della febbre reumatica nel corno d’Africa significa non solo salvare vite umane, ma anche alleggerire il carico sui sistemi sanitari nazionali, migliorando la resilienza delle comunità più vulnerabili.  Conclusione Le malattie reumatiche in Africa, e in particolare nel corno d’Africa, rappresentano una sfida sanitaria di grande rilievo, ancora troppo spesso trascurata. Il soccorso umanitario svolge un ruolo essenziale nel promuovere strategie di prevenzione, diagnosi precoce e trattamento delle infezioni che sono all’origine di gravi complicanze cardiache. Affrontare questa emergenza significa guardare oltre il singolo intervento, puntando su progetti duraturi capaci di migliorare strutturalmente la salute pubblica nei territori più fragili. Questo è ciò che resta dell’unica ambulanza della città di Nemirov, Ucraina. Una parte di un missile Russo, parzialmete distrutto dalle forze Ucraine, si è fatalmente schiantata contro il mezzo per soccorso emergenziale. Per una comunità come Nemirov, una tragedia sociale molto grave.  Ecco perché come Pobic, in via del tutto emergenziale, abbiamo donato un’ambulanza dismessa in Italia, ma che resta completamente funzionante. Il rofessor Mikola Segeda, presidente della fondazione Pobic Ucraina, si è incaricato di guidare il mezzo fino a destinazione.  Questo è solo un primo passo. AIUTACI A FARE SEMPRE DI PIÙ Ogni donazione è per noi fondamentale. PUOI CONTRIBUIREANCHE TU
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