Archivio Giugno 2024

27 Giu

Le difficoltà per i bambini in Africa: come Pobic opera nel continente​​

Le difficoltà per i bambini in Africa: come Pobic opera nel continente​ Le iniziative per migliorare la vita dei bambini in africa: salute, educazione e protezione. I bambini in Africa rappresentano una parte significativa della popolazione del continente, con oltre il 50% degli africani che ha meno di 18 anni. Le loro condizioni di vita variano notevolmente a seconda della regione e del contesto socioeconomico. In molte aree rurali, l’accesso a servizi di base come l’acqua potabile, l’istruzione e l’assistenza sanitaria è limitato. La malnutrizione è una piaga diffusa, con circa 46,7 milioni di bambini a rischio in Africa occidentale e centrale a causa dei conflitti e degli sfollamenti. Questo dato allarmante, reso noto da un comunicato stampa dell’UNICEF del 22 dicembre 2023, evidenzia le gravi conseguenze delle crisi umanitarie nella egione. Perciò, come ampiamente risaputo, la situazione dei bambini in Africa non è per nulla semplice, ma le difficoltà che devono affrontare possono essere alleviate dalle iniziative messe in atto per migliorare le loro prospettive, fra le quali messe in atto da Pobic. (visiona il video sotto in cui accogliamo le ultime bambine arrivate in Italia per accedere al progetto OPEN HEART) L’importanza dell’educazione L’educazione è una delle chiavi per rompere il ciclo della povertà, ma molti bambini africani non hanno accesso a un’istruzione di qualità. In alcune regioni, le scuole sono distanti e mal attrezzate, e il personale docente è insufficiente. Le bambine, in particolare, affrontano ulteriori barriere, come la discriminazione di genere e i matrimoni precoci. Tuttavia, sono in corso vari programmi per migliorare l’accesso all’educazione, come le iniziative delle ONG che costruiscono scuole e forniscono borse di studio. GRAZIE AL TUO SOSTEGNO SALVIAMO LA VITA A DECINE DI BAMBINI OGNI ANNO. AIUTACI A FARE SEMPRE DI PIÚ. Paesi 0 Bambini operati 0 Bambini visitati 0 + Tecnologia per la salute dei bambini in Africa Le condizioni sanitarie rappresentano un’altra sfida cruciale. Malattie come la malaria, il morbillo e la diarrea continuano a causare numerosi decessi tra i bambini. L’accesso limitato ai servizi sanitari, combinato con la povertà, rende difficile per molte famiglie ottenere le cure necessarie. Le campagne di vaccinazione e le iniziative di sensibilizzazione sulla salute sono essenziali per migliorare questa situazione. In questo contesto, servizi come l’Emergency Transport realizzato da Pobic si rivelano fondamentali per garantire che i bambini e le persone con mobilità ridotta possano accedere ai trattamenti necessari. L’Emergency Transport è un servizio vitale per persone con mobilità ridotta, temporanea o permanente, inclusi disabili, anziani e chiunque abbia problemi di spostamento. Questo servizio è essenziale per coloro che necessitano di un trasporto sanitario per visite ospedaliere, esami medici, trasferimenti territoriali o fuori regione. Le ambulanze, con a bordo i volontari di Pobic, assicurano che i pazienti ricevano le cure necessarie in tempi rapidi, migliorando significativamente la loro qualità di vita.   Progetto umanitario Open Heart Il progetto Open Heart è un programma umanitario che individua in Africa e nei paesi dell’Europa dell’Est bambini affetti da gravi patologie cardiache che richiedono interventi chirurgici specifici. Questi bambini vengono portati in Italia insieme alle loro madri e sottoposti a interventi cardiochirurgici pediatrici presso l’Istituto ospedaliero Giannina Gaslini di Genova. Dopo il trattamento, i bambini tornano nei loro Paesi. La fase successiva del progetto mira a sviluppare competenze e strutture locali per permettere che gli interventi possano essere eseguiti direttamente nelle loro nazioni d’origine. POBIC ee la casa a Yenagoa in cui accoglie madri e bambini in difficoltà I bambini in Africa e le numerose sfide I bambini in Africa affrontano numerose sfide, ma con il giusto supporto e le politiche adeguate, hanno il potenziale per cambiare il futuro del continente. Investire nell’educazione, nella salute e nei diritti dei bambini non è solo un imperativo morale, ma anche una strategia fondamentale per lo sviluppo sostenibile dell’Africa. La comunità internazionale, insieme ai governi locali e alle organizzazioni non governative, deve continuare a collaborare per creare un ambiente in cui tutti i bambini africani possano prosperare. Scopri le iniziative di Pobic e sostieni la nostra organizzazione per garantire cure adeguate ai bambini in Africa. AIUTACI A FARE SEMPRE DI PIÙ Ogni donazione è per noi fondamentale. PUOI CONTRIBUIRE ANCHE TU

Continua a leggere

8 Giu

Mary Ariella e Jernita sono atterrate: il racconto di chi era li​

Mary Ariella e Jernita sono atterrate: il racconto di chi era li​ Il loro arrivo raccontato da Simran. Ieri, la giornata è iniziata prestissimo. Siamo partiti alle 4 del mattino diretti all’aeroporto di Malpensa, dove il volo proveniente dall’Uganda, che portava le tre bambine che aspettavamo con ansia, Mary, Ariella e Jernita, doveva atterrare alle 7:10. Tuttavia, il volo ha subito un ritardo di 20 minuti e, tra controlli e ritiro dei bagagli, le bambine sono uscite dal gate degli arrivi verso le 9. Ci sono delle raccolte fondi che riguardano loro. Scopri di più sulla loro storia nei link qui sotto. Ariella sta Morendo Il cuore di Mary sta cedendo Jernita non riesce a Respirare     https://youtu.be/TjU5Bzg0eBc La Fragile Vita di Mary: Primo Controllo Critico Appena uscite, la nostra prima preoccupazione è stata Mary, che versa in condizioni particolarmente critiche. L’abbiamo immediatamente messa sulla barella per controllare la sua saturazione di ossigeno, che era a 86. Questo dato ci ha sollevato, poiché una saturazione inferiore a 50 avrebbe richiesto un trasporto d’urgenza con l’ambulanza e sirena accesa fino all’ospedale Gaslini di Genova. Fortunatamente, non è stato necessario.   Insieme a Mary è arrivata sua sorella, rimasta con lei in ambulanza per farle compagnia e tranquillizzarla. Le altre due mamme accompagnavano le loro bambine, Ariella e Jernita, anch’esse in condizioni serie, sebbene meno critiche rispetto a Mary.   Abbiamo chiesto alle accompagnatrici se ci fossero state complicazioni durante il volo, ma ci hanno rassicurato che tutto era andato liscio e che anche le hostess erano state di grande aiuto. Così, ci siamo messi in viaggio verso l’ospedale Gaslini, un tragitto di circa 40 minuti.   GRAZIE AL TUO SOSTEGNO SALVIAMO LA VITA A DECINE DI BAMBINI OGNI ANNO. AIUTACI A FARE SEMPRE DI PIÚ. Paesi 0 Bambini operati 0 Bambini visitati 0 + Primi Accertamenti al Gaslini: Ogni Minuto Conta All’arrivo al Gaslini di Genova, ci siamo diretti al pronto soccorso dove, all’accettazione, hanno controllato i parametri vitali di tutte e tre le bambine. Dopo questo primo controllo, le hanno fatte accomodare in una saletta con i letti per ulteriori esami.   Mary e Ariella sono state portate a fare un’ecocardiografia e una radiografia al torace. Qui abbiamo incontrato il dottor Carmelo Arcidiacono, un medico già conosciuto dall’associazione POBIC, che l’anno scorso aveva partecipato a uno screening in Nigeria, dove aveva diagnosticato il grave problema di Destiny, un’altra bambina che avevamo operato. Quest’anno ha condotto uno screening in Uganda, motivo per cui abbiamo portato Mary, Ariella e Jernita in Italia per essere operate. Decisioni da prendere: Mary e Ariella sotto Esame La situazione si è delineata chiaramente: Mary sarebbe stata ricoverata immediatamente, mentre per Ariella è stato programmato un cateterismo per martedì. Per evitare i continui spostamenti da Mantova a Genova, hanno deciso di trovare un posto in ospedale per Ariella. Jernita, invece, poteva tornare a casa a Bozzolo per il momento, dato che la sua condizione era leggermente più stabile. Cambiamenti Improvvisi: La Fragilità di Ariella Nel frattempo, il medico che aveva fatto la radiografia ha confermato la gravità delle condizioni di Ariella. Tuttavia, è giunta una nuova informazione: Ariella sarebbe stata ricoverata, ma non al Gaslini, bensì in un altro istituto ospedaliero.    Questa notizia ci è stata comunicata mentre stavamo ammettendo al ricovero Mary e Jernita, le due bambine più gravi. Un infermiere è venuto da noi per far firmare delle carte e, nel frattempo, ci ha informato del cambio di programma. Inizialmente, il dottor Arcidiacono ci aveva detto che avrebbero solo aumentato la dose delle medicine per Ariella. Conclusione della Giornata: Una Lotta Continua per la Vita Dopo ulteriori chiarimenti, ci hanno confermato che l’infermiere aveva commesso un errore: Ariella non sarebbe stata ricoverata in un altro ospedale, ma sarebbe rimasta con noi. Alla fine della giornata, Mary e Jernita sono state ricoverate al Gaslini, con Jernita programmata per il cateterismo martedì e Mary in attesa di un intervento chirurgico che potrebbe salvarle la vita.   Ariella e sua madre sono state sistemate a Bozzolo, nell’appartamento che avevamo preparato pulendo e arredando il giorno prima.   Recap: Una Giornata Cruciale Mary e sua sorella sono ricoverate all’ospedale Gaslini di Genova. Jernita e sua mamma sono anch’esse al Gaslini. Ariella e sua mamma sono a Bozzolo, nell’appartamento preparato dall’associazione. Questa giornata intensa e carica di tensione è solo una piccola parte del lavoro che facciamo per salvare le vite di questi bambini. Ogni passo è cruciale e ogni decisione può fare la differenza tra la vita e la morte. AIUTACI A FARE SEMPRE DI PIÙ Ogni donazione è per noi fondamentale. PUOI CONTRIBUIREANCHE TU

Continua a leggere