MISSIONE IN COSTA D’AVORIO
L’associazione ha deciso, considerate le pressanti richieste ricevute dagli amici della Costa d’Avorio, di aprire anche in questo stato il progetto Cuore Aperto.
Il tutto inizia nel 2007, quando l’intervento umanitario comincia a delinearsi: economicamente e scientificamente risulta molto complesso. Grazie al dottor Carlo Antonio Calamari (allora responsabile dell’Areu di Mantova) vengono coinvolti l’Areu di Milano e l’azienda ospedaliera Carlo Poma di Mantova.
Il 28 luglio 2008, a Mantova, viene siglato un gemellaggio tra AnPobic, il Poma, l’Areu e l’ospedale di Bongouanou, città capoluogo dell’omonima provincia.
Nel luglio del 2009 entra nel vivo il progetto Emergency Transport, con il primo corso tenuto all’ospedale di Bongouanou da Gian Paolo Castelli (subentrato a Calamari alla direzione dell’Areu). Emergency Transport, in origine ha una durata triennale e prevede tre momenti di formazione (due in Costa d’Avorio e uno in Italia) per il personale ivoriano e la consegna di un numero compreso tra 2 e 8 ambulanze.
Nel 2010 però in Costa d’Avorio si tengono le elezioni presidenziali e scoppia una terribile guerra civile che si protrae fino al 2011 congelando di fatto il progetto che può ricominciare solo nell’agosto 2012, con la seconda parte del corso e la consegna delle ambulanze.
Purtroppo l’ottusità della politica porta alla fine prematura del progetto. Nuove elezioni regionali vengono indette nella primavera del 2013 e la terza parte del piano d’azione, che prevedeva l’arrivo all’ospedale Poma di 4 persone tra medici e infermieri, viene cassata dal nuovo presidente della regione di Bongouanou.